Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo ‘Correttivo’ che contiene interventi su 31 articoli del Codice della Nautica: ecco i principali cambiamenti
È finalmente entrato in vigore lo scorso 22 dicembre 2020 il decreto legislativo ‘Correttivo’ del Codice della Nautica. Il decreto era già stato previsto dalla riforma entrata in vigore nel 2018 ed è stato portato a termine anche grazie a Confindustria Nautica che, come afferma il suo Presidente Saverio Cecchi, si è impegnata per circa due anni per raggiungere l’obiettivo. Ma cosa cambia effettivamente? In pratica cosa significa per il diportista questa riforma?
Il giornale della Vela riporta in un articolo le risposte che Roberto Neglia, referente della Presidenza di Confindustria Nautica, ha dato alle domande di alcuni diportisti per fare chiarezza sui dieci punti più controversi del nuovo regolamento. Chi lo desidera può leggere direttamente l’articolo “Codice della Nautica 2.0, cosa cambia per chi va in barca dal 22 dicembre”. Neglia ha chiarito anche che alcuni cambiamenti non saranno subito effettivi ma Confindustria Nautica si impegna perché i regolamenti siano aggiornati in tempo utile per la prossima stagione.
Ma vediamo gli argomenti che riguardano gli interventi apportati sul Codice della Nautica, come riportato dal comunicato di Confindustria Nautica del 9 dicembre 2020,:
- la razionalizzazione e semplificazione amministrativa per evitare la concorrenza di bandiere inglesi, maltesi e olandesi: sarà possibile ottenere, grazie allo sportello telematico, la licenza provvisoria di navigazione anche per l’equipaggio e la licenza dell’apparato VHF, potendo dunque di navigare subito.
- la revisione delle dotazioni di sicurezza nel caso di navigazione limitata all’area di ricerca e soccorso nazionale
- la possibilità di effettuare le visite mediche per il rinnovo delle patenti nautiche presso le scuole patenti
- una normativa nazionale unica per noleggio e locazione di natanti e la disciplina per il noleggio alla cabina
- la possibilità, attraverso Piani regolatori dei porti mercantili, di destinare territori demaniali al ricovero a secco di imbarcazioni e di natanti da diporto.
il decreto permette inoltre:
- di colmare le lacune di aggiornamento dei procedimenti amministrativi, al fine di rendere completamente operativo il sistema telematico del diporto e snellire gli adempimenti;
- consente al cantiere costruttore di un’unità da diporto, ove per qualsiasi ragione non riesca a concluderne la vendita, di poterla immatricolare a proprio nome, per dare sbocco a un mercato a “km zero”;
- prevede una disciplina per la navigazione di “droni”;
- introduce nuove forme di utilizzo commerciale delle unità da diporto, in linea con le raccomandazioni espresse dal Consiglio di Stato, per dare supporto alla dinamicità del settore;
- prevede sanzioni per l’esercizio abusivo dell’attività di scuola nautica;
- corregge la disciplina delle patenti nautiche, con finalità di inclusione sociale delle persone diversamente abili e degli anziani;
- introduce un’anzianità di almeno tre anni di patente nautica per il comando di unità da diporto in attività di noleggio occasionale, al fine di garantire maggiore sicurezza;
- prevede l’istituzione dell’archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto, al fine di contrastare l’immissione sul mercato di prodotti fraudolenti che provochino incidenti o infortuni.
https://confindustrianautica.net/
https://www.giornaledellavela.com/