Cotone, Cotoncello e Cotaccia…

Riparte la nostra rubrica sulle curiosità che riguardano l’ambiente marinese e non solo. Questa volta parliamo di “cote”… Ecco di cosa si tratta

Chi frequenta l’Elba e Marciana Marina conoscerà sicuramente località come il Cotone, il Cotoncello ecc... I nomi sono simili tra loro e fanno sicuramente riferimento alle "cote", un modo tutto isolano di definire le rocce (per lo più) di granito che disegnano il nostro territorio marittimo. Il bellissimo borgo del Cotone, all’inizio del lungomare di Marciana Marina, è adagiato nel ridosso creato da discese di rocce scintillanti al sole, abitato in passato da pescatori locali e oggi perla del paese; Cotoncello è il nome della piccola spiaggia di sabbia chiara al fondo di una insenatura incastonata da scogliere di granito levigato, una piscina naturale da dove in Primavera si può osservare una magnifica fioritura di Mesembriantemo; a pochi metri da Sant’Andrea. Infine, la "Cotaccia" è un anfiteatro di graniti a strapiombo, poco prima della Zanca, che racchiude una splendida insenatura in un tratto di mare dalle trasparenze straordinarie.
Ma non si tratta solo di una definizione dialettale elbana; anche al di fuori dell'isola le "cote" (dal latino cos, cotis) son le pietre con cui si affilano tuttora gli utensili in campagna, falci, roncole etc.

E persino Giacomo Puccini nella Turandot fa riferimento alla “cote” : «Gira La Cote! Gira!» canta la folla invocando appunto l'affilamento della lama che taglierà la testa al Principe di Persia, il quale ha perso la sfida con la Principessa Turandot.

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