Antonio Salvatorelli e Giulia Arnaldi hanno cominciato a “muovere le prime vele” a sei anni, alla Scuola Vela del CVMM, e ancora oggi che ne hanno 20 e frequentano l’Università in città lontane dall’Elba, non riescono a stare lontani dalle regate. Ecco i loro racconti di mare, vela e... impegno!
Quando avete cominciato ad andare in barca a vela e cosa vi è piaciuto?
Giulia - Ho cominciato a 7 anni alla Scuola Vela estiva del CVMM, dove trascorrevo tre giorni a settimana mentre i miei genitori lavoravano. La passione è scattata dopo la prima regata: mettermi alla prova mi ha fatto capire che volevo andare oltre a una attività da fare solo in estate. Inoltre, per me era anche un grande divertimento, e la possibilità di stare insieme agli altri con cui si era creato un gruppo affiatato.
Antonio - Ho scoperto la vela per caso e anno per anno mi sono appassionato e ho cominciato a fare gli allenamenti tre volte a settimana. Anche per me all’inizio era solo un’attività estiva, poi con Fabrizio ho cominciato con gli allenamenti invernali fino a passare all’agonismo
Cosa vi ha spinto a continuare uno sport così impegnativo?
Giulia – Mi piaceva la vela ma anche tutto il contesto: il mare, la squadra, i viaggi. Per questo non mi è mai pesato scegliere tra uscire con le amiche il sabato sera e allenarmi la domenica, anzi non ci pensavo nemmeno! Arrivavamo sempre prima, anche dell’allenatore, per preparare tutta l’attrezzatura tanta era la voglia di allenarci. Con lo studio sono riuscita a organizzarmi, naturalmente la condizione di poter continuare lo sport era avere buoni risultati a scuola.
Antonio - Sono due i motivi che mi hanno portato a continuare: sono molto competitivo e i risultati che ottenevo mi spronavano a continuare, a migliorare sempre. E poi naturalmente la possibilità di viaggiare con la squadra, ed era fantastico. E quando ho visto che le due cose andavano insieme, cosa c’era di meglio?
Dove andavate in trasferta?
Giulia - Quando eravamo piccoli e regatavamo con L’Equipe i luoghi erano più o meno gli stessi così come i Circoli e i ragazzi delle altre squadre. Poi ci sono state le competizioni nazionali e gli Europei dove ho conosciuto veramente tante persone.
Antonio - Andavamo spesso a Loano, in Liguria, ma anche in tanti porti della Toscana come Antignano e Castiglione della Pescaia. Viaggiare per lo sport offre la possibilità di socializzare con tante persone con cui si condivide la stessa passione.
Tra allenamenti e regate la vela vi ha impegnato molto, come avete fatto a conciliare studio e sport?
Giulia - Effettivamente in alcuni periodi abbiamo passato più tempo con la Squadra che con le nostre famiglie…Per lo studio sono riuscita a organizzarmi e fare entrambe le cose, ma gestire le trasferte era forse la cosa più difficile perché quando tornavo dovevo recuperare tutto quello che i compagni avevano fatto in classe durante la mia assenza, e non sempre i professori mi hanno aiutato a conciliare. È vero che non frequentavo un liceo sportivo, ma non abbiamo mai avuto problemi di rendimento scolastico, e soprattutto Antonio che faceva ottimi risultati con la Squadra avrebbe dovuto essere motivo di vanto per la scuola.
Avete cambiato spesso equipaggio con la Squadra?
Giulia - Prima di formare l’equipaggio con mio fratello Paolo ho regatato per tanti anni con Ludovica, una mia compagna di scuola.
Antonio - Sono stato in equipaggio con Dennis Peria per sei anni , tre anni su Equipe e tre anni sul 29er. Dopo la pandemia ho ricominciato con il 420 in coppia con il fratello di Giulia, Paolo Arnaldi.
Quali sono i vostri progetti? Cosa vi piacerebbe fare nell’ambito della Vela?
Antonio - Quest’anno per impegni universitari non ho potuto partecipare all’ultima regata ma ho fatto la mia prima esperienza come aiutante istruttore: per la prima volta a una regata nazionale ero sul gommone a seguire i ragazzi sui 420 ed è stato bello ma anche un po’ nostalgico. Ultimamente mi sono dedicato al Windsurf freestyle, ma facendo ingegneria nautica cerco anche di avvicinarmi al mondo dell’altura, quello in cui vorrei entrare anche dal punto di vista cantieristico e di progettazione. Sto anche portando avanti il progetto di istruttore e d’estate aiuto Fabrizio lavorando alla Scuola Vela.
Giulia - Anch’io come Antonio ho fatto il corso istruttore e da due insegno alla scuola vela di Procchio, alla Guardiola. Mi piacerebbe lavorare come skipper sulle barche a vela e sui catamarani per le crociere nel Mediterraneo.