Giannutri, una mezzaluna nel mare

Se vi capita di navigare nell’Arcipelago Toscano e siete dalle parti dell’Isola del Giglio non potete non fermarvi a Giannutri, la mezza luna che emerge dall’acqua andando verso sud, ricca di storia e di biodiversità 

Qualche settimana fa il Parco Nazionale Arcipelago Toscano  ha invitato giornalisti, e anche noi come referenti della comunicazione del CVMM, a visitare e scoprire Giannutri, una meraviglia della natura ricca di storia, piante e specie protette. L’isola si raggiunge in traghetto da Porto Santo Stefano, dal Giglio o con imbarcazioni proprie; si approda in due punti soltanto, Cala Spalmatoio e Cala Maestra. L‘isola è piccolissima,  ma è la natura che colpisce il visitatore: intorno i profondi fondali sono ricchissimi di biodiversità. Per la maggior parte dell’anno Giannutri è quasi disabitata e solo nella stagione estiva sono aperti alcuni esercizi e punti di ristoro per accogliere i turisti. 

Approdati a Giannutri dopo circa un’ora di traghetto le guide del Parco ci hanno accompagnati, sempre rispettando tutte le norme sanitarie, alla scoperta dell’Isola. Abbiamo fatto la prima sosta nell’incantevole piazzetta, centro della vita del paese, dove ci hanno accolto casette rosate e un’enorme  bouganville; con la guida abbiamo poi proseguito per la strada che collega Cala Maestra e Cala Spalmatoio, l’unica dell’isola e per di più risalente all’epoca romana. Immersi nei profumi della macchia mediterranea si possono ammirare scenari incantevoli e una natura piuttosto selvaggia, ma è percorrendo i sentieri che fanno parte delle aree protette, visitabili per motivi di tutela ambientale solo sui percorsi identificati dalla mappa e con l’accompagnamento di una Guida, che si scopre Giannutri: oltre ai panorami mozzafiato si possono scoprire piante come la tricocca,  la pianta dal particolare frutto triloculare, e alzando lo sguardo al cielo si possono ammirare i Gruccioni, gli uccelli dal piumaggio molto variopinto e con la parte inferiore verde-azzurro. Eccoci dall’altra parte dell’isola, a Cala Maestra in direzione Nord Ovest, dove un porticciolo mostra i resti delle opere degli Antichi Romani. Sempre volta nella stessa direzione la villa romana costruita nel I secolo d.C. dalla potente famiglia dei Domizi Enobarbi di cui Nerone fu un discendente. Sicuramente dimora di vacanza della famiglia imperiale, situata di fronte al Giglio, offre una vista splendida; anche se è stata purtroppo depredata nel corso degli anni è ancora evidente la bellezza e la magnificenza del luogo. Purtroppo siamo giunti all’ora in cui il traghetto fa ritorno a Porto Santo Stefano e ci siamo dovuti imbarcare. I partecipanti all’escursione, tutti entusiasti, hanno lasciato l’isola con un po' di nostalgia e con la voglia di ritornare. Un particolare ringraziamento alle guide, tutte formate dall’Ente Parco, che con competenza e professionalità ci hanno accompagnato in un territorio tanto selvaggio ma ricco di di biodiversità e di storia.

Se avete voglia di vivere un giorno (ma anche più di uno!) tra la bellezza della natura, tra i resti archeologici e immaginare gli antichi Romani in ‘vacanza’ e soprattutto tra pace e tranquillità a Giannutri troverete tutto questo e anche di più.

L’Ente Parco si preoccupa della salvaguardia delle specie vegetali e animali che si trovano sull’isola, del recupero e della protezione dei siti archeologici ma anche della promozione di un turismo sostenibile; da quest’anno, in collaborazione con la compagnia di traghetti Maregiglio, offre la possibilità di visitare Giannutri in una modalità di ‘minicrociera’. Inoltre il Parco, per essere più presente sul territorio ha presentato il progetto per la costruzione di un presidio di cui l’isola era sprovvista. Giannutri si può raggiungere anche in autonomia ma per poter apprezzare pienamente l’isola è fondamentale prenotare una visita guidata; il programma è ricco di appuntamenti tutti prenotabili online. 

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