Torna la rubrica “Lo sapevate che…” sulle curiosità e storie poco conosciute del nostro territorio. Questa volta parleremo del ciclo delle acque freatiche che sgorgano dalla storica Fonte Napoleone a Poggio, che dura circa 18 mesi, attraversando meandri e fratture incredibilmente lunghi. Ecco alcune curiosità raccontate dai Consiglieri Beppe Messana e Popi Adriani
Chiamata in origine Fonte dell’Acquaviva per il suo perenne flusso, fu rinominata Fonte Napoleone in seguito alle lunghe soste dell’imperatore a Poggio durante le sue visite. La fonte in origine faceva parte di un lavatoio pubblico con vasca in muratura e arcata centrale, che negli anni ha subito numerosi restauri e rifacimenti. In passato, osservando che la portata estiva della sorgente era molto maggiore rispetto all'inverno appena trascorso, nacquero varie leggende tra cui quella che ci fosse un collegamento sottomarino tra i monti della Corsica e l'Isola d’Elba, cosa molto improbabile, e mai confermata, data la batimetria del canale tra Corsica ed Elba che raggiunge i -600m. In realtà è la durata del ciclo delle acque che portava alla luce in estate i flussi più abbondanti degli inverni precedenti.
Negli anni ‘50 furono censite all’Isola d’Elba 129 sorgenti, negli anni ’80 se n’erano già seccate 29. Ai giorni nostri non si sa quante ne siano rimaste, per problemi di captazione “selvaggia” ed evidente diminuzione delle precipitazioni, specie nevose. A Rio esiste ancora il ricordo di una “valle dei mulini” alimentati un tempo dalle acque di numerosi ruscelli; oltre 20 di questi erano attivi nell’800. Ed anche dalle nostre parti tra Marciana e la Marina c’erano tre mulini alimentati dal fosso che scorreva impetuoso fino a giugno inoltrato. Le tracce delle canalizzazioni sono ancora ben visibili nella zona di Capo al Piano.
Vi è mai capitato nuotando di trovarvi improvvisamente immersi in acqua più fredda di diversi gradi centigradi? State quasi certamente passando in prossimità di una sorgente di acqua dolce, proveniente dalle falde freatiche dei monti soprastanti. Infatti la temperatura media delle acque sotterranee è pari alla media annua delle temperature e cioè di circa 19°C... forse oggi, con i cambiamenti climatici in atto, si sarà spostata di qualche decimo di grado verso l’alto. Le sorgenti sottomarine all’Elba e nel mare circostante sono numerose, alcune anche con portate molto consistenti, come nel tratto di costa tra Mortigliano e Chiessi, altre invece sono le cosiddette sorgenti diffuse, cioè fuoriuscite di acqua dolce nei fondali. Un esempio lo abbiamo a Marciana Marina tra il molo del pesce ed il Cotone.
I sistemi acquatici sotterranei rappresentano più del 90% delle acque dolci al mondo, sono una riserva essenziale di acqua dolce e sono importati per il mantenimento degli ecosistemi superficiali che ne dipendono. Ospitano inoltre, nel mondo, faune di pesci, anfibi, insetti e crostacei altamente adattate a questi ecosistemi particolari.
Non si finisce mai d’imparare!
Per saperne di più.....:
Bencini ed altri, 1986, Le risorse idriche dell'isola d'Elba, Tacchi Editore.
Pranzini E., Pranzini G., 1987, Le sorgenti di acqua dolce in mare lungo le coste dell'Isola d'Elba rilevate per mezzo di immagini termiche. Atti della Società Toscana di Scienze Naturali ser. A, XCII: 185-201.
www.cvmm.it
www.redazionenatura.it/portfolio-item/la-valle-dei-mulini/