Il 30 luglio scorso il leudo Nuovo Aiuto di Dio ha ripetuto l’esperimento di Guglielmo Marconi che, 90 anni fa nella Baia delle Favole di Sestri Levante, ha navigato guidato da impulsi radio. Ecco cosa ci ha raccontato Giorgio Fondi, Presidente dell’Associazione Amici del Leudo
Il 30 luglio di 90 anni fa il panfilo Elettra, guidato solo dagli impulsi radio provenienti da un apparecchio trasmettitore installato su Torre Marconi, attraversò le acque davanti a Sestri Levante e riuscì a passare nello spazio delimitato da due boe, simulando l’ingresso in porto in condizioni di assenza di visibilità. Iniziò così l’uso, oggi insostituibile, delle trasmissioni a distanza attraverso le onde radio.
In occasione del 90° anniversario della ‘navigazione cieca’ effettuata dal premio nobel Guglielmo Marconi, il Nuovo aiuto di Dio ha preso il posto del panfilo Elettra, per ripetere l’esperimento. L’esperimento ha fatto parte di un più ampio evento commemorativo che si è svolto durante il pomeriggio del 30 luglio , con vari interventi sulle ricerche e la figura di Marconi, e la storia delle telecomuncazioni, con interventi del Capitano di Vascello Giuseppe Aufiero, Marco Falcone della Agenzia Spaziale Europea e naturalmente, Gian renzo Traversaro dell’Associazione Amici del Leudo. Ne abbiamo parlato con il Presidente dell’Associazione Giorgio Fondi, presente all’esperimento.
Giorgio Fondi: Per celebrare questa ricorrenza che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione e della navigazione, le autorità hanno voluto rievocare l’esperimento e siamo stati chiamati per mettere a disposizione il nostro Leudo. Abbiamo predisposto la timoneria in modo da occultare la visuale del timoniere, mentre i radioamatori hanno predisposto l'antenna, il trasmettitore e un ricevitore di bordo. Tramite due antenne e due lucette veniva indicata la direzione da seguire per passare tra le due boe.
È andata come vi aspettavate o è venuto fuori qualcosa di diverso?
GF – Marconi si prefiggeva di dimostrare che un segnale radio ricevente era in grado di segnalare una direzione. Marconi posizionò sulla Torre Marconi l'antenna con l'emettitore, due boe nel golfo di Sestri Levante, e un ricevitore che trasmetteva l'impulso ad una lancetta sull’Elettra. L’imbarcazione iniziò a ricevere il segnale e, a seconda dell'intensità, riuscì a individuare la direzione da prendere per passare tra le due boe. Il leudo ha riprodotto sostanzialmente le stesse condizioni: un segnale trasmittente, un'antenna posizionata in alto sulla collina di Manara e a bordo un ricevitore con due antenne e uno strumento che ci forniva un'indicazione dell’intensità, quindi della direzione del segnale.
Come avete vissuto questa esperienza?
GF: L’esperimento è durato quasi 20 minuti ed è stato molto emozionante perché il timoniere era completamente ‘cieco’, e ripercorrere le orme di Marconi è stato un onore!
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