Suggestioni, profumi e visioni da condividere
Marciana Marina, paese di pescatori e contadini, calafati e ammiragli, commercianti e marinai, è sempre stata un paese vivace, dove si incontravano i mestieri e le anime dell’Isola, dove si mescolavano le genti in un microcosmo di lingue e contaminazioni gastronomiche. Era un continuo “baratto” di quello che questo fazzoletto di terra trinato, in mezzo al mare, regalava abbondante, anche se con fatica
Una mezzaluna aperta a nordovest, un arco di costa perfetto fra le due torri marinare, avamposti e guardiane di quei paesi, Poggio e Marciana, che sorvegliano da millenni la marina fertile e laboriosa dove le vigne abbracciavano la spiaggia. Un paesaggio disegnato dai viaggiatori di ogni epoca per la bellezza unica di quella montagna verde e luccicante di quarzi, radicata in mare.
Ghiaie a difendere le case dalle mareggiate, dove tirare in secco le barche, “coti” (grandi massi di pietra) grandi ai lati del paese e delle sue spiagge. Che siano grigie con venature bianche o color ocra rosato come gli scogli del Cotone o della Fenicia, con intrusioni scure e ghiaie dalle mille sfumature, raccontano di epoche lontane quando quel plutone di granito altissimo, che oggi è il Monte Capanne, emerse da quel mare dove si stavano formavano i continenti.
È rimasta piccola, Marciana Marina, un po’ fuori dai grandi flussi turistici del boom economico, riservata e forse un po’ scontrosa come la sua gente, ma ospitale e semplice come la sua bellezza senza fronzoli. Forse per questo conserva ancora il fascino del “paese”, dove la gente si saluta per strada, e si conosce anche se non si saluta. L’orizzonte, in ogni stagione, regala albe e tramonti e una quiete difficile da trovare altrove. Il tempo è lento, come lento era il cammino dei muli che scendevano dalla Cala o da Marciana e lento era l’andare dei leudi che arrivavano dalla Liguria per imbarcare il vino. Una lentezza che oggi è l’anima del turismo sostenibile, a misura d’uomo, come a misura d’uomo è la Marina.
Marciana Marina non è solo quello che si vede. Se vi muovete dalle comode panchine del lungomare o dalle sue spiagge fra scogli e ghiaie, prima di andare a sedervi a uno dei ristoranti rinomati in tutta l’isola in Piazza della Chiesa o sul lungomare, fatevi una passeggiata verso Ripa barata o verso la Cala. Oppure verso San Francesco o San Giovanni, o verso l’Uccellaia o uscendo dal paese alle Sprizze o al Bagno con la sua antica tonnara. Sarete sorpresi dai panorami, dai profumi della vegetazione, dalle case che hanno preso il posto dei magazzini utilizzati dai contadini che avevano addomesticato quelle pareti di pietra per farne muretti a secco, e ricavarne procanico e aleatico.
Marciana Marina è questo, un insieme di valori, bellezza, ricordi, persone e personaggi, saperi e mestieri, tradizioni che ritrovate nel piatto e nel bicchiere, uno scrigno prezioso di valori materiali e immateriali che sono l’identità del paese. Ed è questo che la Pro Loco di Marciana Marina intende preservare, mantenendo coesa una comunità diversa e variegata, a volte su versanti opposti e permalosa; ma prima di tutto, gli abitanti di Marciana Marina sono “marinesi”, sono abituati allo stesso vento e guardano lo stesso orizzonte, hanno lo stesso sangue mille volte incrociato con quello delle genti che attraversavano questo florido Mar Tirreno abitato dalla preistoria. Usa ancora tenere le chiavi nella porta di casa: l’accoglienza, per chi bussa con rispetto, sarà generosa.
Anche quest’anno la Pro Loco ed il Comune di Marciana Marina organizzano da giugno a settembre un calendario di eventi, spettacoli teatrali e musicali, presentazioni di libri e appuntamenti culturali, che troverete sulla pagina FB prolocomarcianamarina