Il 16 e 17 luglio il CVMM e la Proloco di Marciana Marina hanno voluto dedicare a Sergio Spina due serate: molti tra coloro che lo hanno conosciuto o ci hanno lavorato lo hanno ricordato attraverso il racconto del suo talento e dei suoi studi sul mondo che ruotava intorno ai Leudi e ai commerci tra l’Elba e la Liguria
Le prime immagini delle due giornate in memoria di Sergio Spina sono state sicuramente quelle due imbarcazioni così particolari ormeggiate a Marciana Marina al moletto del pesce. Si è trattato del Nuovo Aiuto di Dio, Leudo di 15 m lento e panciuto arrivato da Sestri Levante appositamente per l’evento, e del Zigoela, un Leudo più moderno proveniente da La Spezia. Insieme alla goletta aurica Amore mio, sono stati per due giorni a disposizione del pubblico e visitati da un gran numero di persone.
Ma le iniziative in ricordo di Spina sono state tante: mostre, incontri, ricordi e commenti di chi l'ha conosciuto, di chi gli era amico e di chi ha collaborato con lui nel mondo della nautica. Il pomeriggio di sabato 16, presso la sede del Circolo della Vela, è stata inaugurata una mostra temporanea di Ex-voto marinari, un tempo alla Madonna del Monte e gentilmente concessi dal Comune di Marciana, illustrati con passione da Gianfranco Vanagolli. Subito dopo ha avuto luogo un aperitivo letterario dove sempre Vanagolli ha presentato l’ultimo libro di Giovanni Pannella dal titolo Gozzi, pescatori e marinai, Storie del Mediterraneo.
La serata di sabato, moderata da Patrizia Lupi, ha visto una grande partecipazione di pubblico per ascoltare i relatori che dal palco della Piazza della Chiesa hanno parlato di Sergio, della sua persona, del suo talento. Dopo i saluti del Sindaco Gabriella Allori e del presidente del CVMM, Enzo Danielli, sono state proiettate le videointerviste di Ivan Zanchetta armatore del Leudo Leonidas, costruito nel 2002 sulla base del rilievo di Sergio di un antico Leudo, di Alessandro Vismara, con cui Sergio ha collaborato a lungo, e dell'architetto Gino Ciriaci che ha inviato una lunga intervista sull'opera di Sergio. Hanno poi parlato alcuni amici che hanno conosciuto e collaborato con Spina, apprezzandone l‘ingegno e la grande capacità artigianale. Fra questi il vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio a sedile fisso, FICSF, Gianbattista Nicolini, il presidente dell’Associazione “Amici del Leudo”, Gian Renzo Traversaro, Guido Rosato funzionario della sovrintendenza a.r. del MIBACT. Era anche presente, portando un affettuso ricordo, il nipote di Sergio Stefano Tinagli.
Come da programma, nel pomeriggio di domenica si é svolta una passeggiata, guidata da Umberto Mazzantini di Legambiente, per ripercorrere i luoghi di Sergio a Marciana Marina. Il folto gruppo di partecipanti è partito dal laboratorio del mastro d’ascia Giovanni Segnini per proseguire al Circolo della vela, alla casa di Sergio e terminare davanti ai Leudi per una visita.
La seconda e conclusiva serata, domenica 17, è stata dedicata alle rotte tra l’Elba e il Tigullio: Silvestro Mellini, delegato dell’Isola d’Elba per Mare Vivo, ha portato il saluto dell’associazione, seguito dal Sindaco di Camogli, Francesco Olivari che ha appunto ricordato gli stretti legami tra queste due particolarissime e affini zone d’Italia. Lo scrittore di mare Mario Dentone ha ricordato altri autori che hanno descritto l’Elba nei loro romanzi oltre a personaggi del passato: marinai, calafati, pescatori, abitanti del Tigullio, con stili di vita molto simili a quelli elbani, mentre il giornalista Giovanni Panella ha ripercorso la affascinante storia di rotte e barche del passato, dove l’ingegno dei maestri d’ascia si sommava l’esperienza e la perizia di chi ci navigava. Roberto Bertonati, della “Compagnia delle Vele Latine” e armatore di Zigoela, ha illustrato l’attività della Associazione, mentre Antonio Arrighi viticoltore elbano, ha concluso la serata parlando della storia del vino sull'isola e delle tecniche antiche da lui sperimentate. Il giornalista Roberto Pettinaroli, parente di Raffaele Brignetti, ha moderato l’incontro, portando tra l’altro l’idea di un ambizioso e stimolante progetto sulle rotte mediterranee.
Due giorni intensi e intensamente vissuti dai molti che hanno partecipato ai vari eventi previsti, e una occasione imperdibile di ripercorrere un pezzo di storia elbana grazie all’affettuoso ricordo di Sergio che ci manca, e ancora ci mancherà moltissimo.